Fibra contro CO2 contro UV: quale marcatore laser dovrei scegliere?
I laser possono contrassegnare ed elaborare un'ampia varietà di prodotti, ma non esiste una risposta valida per tutte per ogni applicazione. I marcatori laser in fibra, CO2 e UV si comportano in modo diverso a seconda dell'applicazione e del materiale.
Ecco una breve panoramica della tecnologia laser a fibra, CO2 e UV. Abbiamo anche incluso alcuni video di marcatura di esempio che evidenziano i punti di forza e di debolezza di ciascun sistema.
La differenza più importante tra i marcatori laser in fibra, CO2 e UV è la lunghezza d'onda della luce che producono.
Le lunghezze d'onda corte hanno tipicamente più energia e un tasso di assorbimento più elevato rispetto alle lunghezze d'onda lunghe. Di conseguenza, la lunghezza d'onda di un laser influisce sulla sua capacità di contrassegnare determinati materiali.
Di seguito vengono introdotte le caratteristiche e gli esempi di marcatura per i diversi tipi di lunghezza d'onda.
I laser a fibra hanno una lunghezza d'onda di 1090 nm, rendendoli laser IR (infrarossi). I laser a fibra possono segnare una vasta gamma di materiali, sebbene siano ottimizzati per le applicazioni di marcatura dei metalli. La loro elevata potenza li rende perfetti per applicazioni di ricottura e incisione, ma non possono contrassegnare oggetti trasparenti poiché la luce IR passa direttamente attraverso.
A Gamma ultravioletta [_ 012_7_12_0_ _ 0127_5_1] Gamma infrarossi
[_ 0127 _ 5_0] I laser CO2 hanno 10x la lunghezza d'onda dei sistemi di lunghezza d'onda standard. Sono bravissimi a marcare carta, resine, legno, gomma e materiali trasparenti (come
vetro e PET). Tuttavia, è quasi impossibile contrassegnare il metallo con un marcatore laser CO2 perché la luce laser non viene assorbita.
Laser CO2: La luce laser CO2 crea segni senza contrasto e fa gonfiare la superficie della resina.
Laser UV: La luce laser UV reagisce con i pigmenti nella resina per produrre segni ad alto contrasto e privi di danni.
Laser CO2: [_ 0127 _ 5_3] La luce laser CO2 brucia la superficie del cartone per produrre segni.
Laser UV: La carta sul cartone assorbe la luce laser UV, con conseguente contrasto elevato.
Laser CO2: La luce CO2 utilizza il calore per produrre segni.
Laser UV: La marcatura non è possibile perché la plastica trasparente non assorbe abbastanza luce laser UV.
Laser CO2: La luce laser CO2 crea segni bruciando la superficie della sacca.
Laser UV: La luce laser UV reagisce con la pellicola sulla parte superiore della custodia per produrre segni ad alto contrasto e privi di danni.
I laser a fibra possono segnare rapidamente la più ampia gamma di materiali e in genere producono il maggior contrasto sui metalli. Tuttavia, i laser a fibra non possono contrassegnare materiali trasparenti e talvolta danneggiano la superficie di marcatura.
I laser UV forniscono il maggior contrasto sulle resine. I laser UV hanno l'ulteriore vantaggio di creare segni privi di danni.
I laser a CO2 bruciano il bersaglio con il calore, rendendoli ideali per la marcatura di obiettivi in legno, carta, ceramica e trasparenti.